ALEX IMBURGIA OSPITE DI NEWS MAGAZINE ITALIA

ALEX IMBURGIA OSPITE DI NEWS MAGAZINE ITALIA

Chi sono? Mi presento. Sono Alex Imburgia coreografo, insegnante di danza e scrittore. La grande passione per l’arte e le tutte sue sfaccettature caratterizza la mia formazione. Il primo grande amore resta quello per la danza, un universo al quale approdo dopo una lunga carriera da ginnasta. Contemporaneamente agli allenamenti e alle prove, mi iscrivo alla Facoltà di Architettura e mi laureo nel luglio del 1999. Un titolo che rappresenterà per me una soddisfazione personale perché l’obiettivo che voglio raggiungere, con grande impegno e sacrificio, ha un solo nome: danza. Ad essa mi voto con abnegazione, passando attraverso le fasi di questo percorso, da allievo a ballerino professionista fino all’insegnamento e alla coreografia che pratico oggi. Non vi nascondo la mia forte emozione quando lessi per la prima volta sulla locandina di uno spettacolo: Alex Imburgia coreografo. Tra gli interessi che coltivo ci sono la musica, alla quale mi dedico studiando pianoforte e composizione, il teatro (da quello tradizionale a quello sperimentale), il cinema e lo sport. Il tutto senza dimenticare la compagnia degli amici, con molti dei quali condivido i miei interessi e le mie passioni. L’interazione e il confronto con altri professionisti in diversi settori dell’arte, contribuiscono, giorno dopo giorno, alla mia crescita artistica e professionale. Nell’ottobre 2018 ho pubblicato il mio primo romanzo “Il saggio di danza” edito da Viola Editrice, con la prefazione dell’étoile internazionale Vladimir Derevianko.

“Il primo grande amore resta quello per la danza, un universo nel quale mi riconosco da sempre”. cit. Alex Imburgia.

INTERVISTA

Ilaria Solazzo, ha intervistato per noi e per voi, l’Artista Alex Imburgia… di seguito l’intervista…

Alex Imburgia e la giornalista Rai Roberta Ammendola

ILARIA – Benvenuto Alex. Se ci pensi, c’è un filo tra tutte le cose che si fanno nella vita, anche se sembrano diverse. Tutto quello che succede, ci arricchisce e ci prepara per qualcos’altro. Come hai iniziato la tua carriera di scrittore?
ALEX – Ciao Ilaria, e grazie di avermi invitato. In effetti, hai ragione. Anch’io sono convinto del fatto che esista un filo che collega tutti gli avvenimenti o, almeno, quelli cruciali delle vite di ognuno di noi. A volte, però, ce ne rendiamo conto solo quando analizziamo queste cose a distanza di tempo, quando abbiamo raggiunto la giusta lucidità per osservarle con il dovuto distacco e, finalmente, comprenderle appieno. Credo che sia stato proprio questo processo che mi ha portato a scrivere il mio primo romanzo: “Il saggio di danza”.

In foto Alex Imburgia

ILARIA – Precisamente quando hai scelto di intraprendere questa nuova “attività”? Chi e cosa ti hanno spinto a scrivere il tuo primo libro?
ALEX – Scrivere un romanzo era da sempre stato un mio grande desiderio, ma avevo il timore di non aver nulla di interessante da dire. Così, per anni, ho continuato a vivere la mia vita come avevo sempre fatto, a lavorare con grande passione, grato perché vivevo di ciò che amavo: la danza. Finché, ad un certo punto, ho sentito nascere dentro di me un’urgenza, quella di voler raccontare ciò che avevo visto e, soprattutto, vissuto fino ad allora. Ho iniziato a convincermi del fatto che raccontare la realtà di questo mondo, svelarne anche i suoi “dietro le quinte”, potesse rappresentare un ulteriore sprone per le future generazioni di danzatori, ma non solo. Desideravo condividere con gli altri le straordinarie esperienze che avevo avuto il privilegio di vivere. Tuttavia, nonostante fossi animato da tanto fervore, non ho mai avuto la pretesa di scrivere un’autobiografia. Del resto, a chi sarebbe potuta interessare la storia della mia vita? E perché poi? Ogni vita è importante, ed ogni vita, se ci pensiamo bene, meriterebbe di essere raccontata. La mia non è più speciale di altre. Allora, ho deciso di trasformare tutto in un romanzo, nel quale si nascondono certamente episodi autobiografici, ma dove le storie di tutti i personaggi assumono un valore più universale, quasi di formazione. Desideravo raccontare questa mia grande passione con parole che potessero essere comprese da chiunque, andando al di là della danza, dando vita a personaggi con i quali chiunque avesse potuto identificarsi. Volevo che il lettore potesse amare questo mio mondo come lo amo io e, di conseguenza, scrivere un romanzo mi è sembrata la cosa più giusta da fare. Spero di esserci riuscito.

Alex Imburgia, la scrittrice Liletta Fornasari e l’étoile Vladimir Derevianko.

ILARIA – Il tuo esordio editoriale ha avuto un buon riscontro, con recensioni positive e apprezzamenti. Ne sei felice?
ALEX – Sì, certamente, ma è stato tutto inaspettato. “Il saggio di danza” ha vinto alcuni premi letterari internazionali molto importanti, ed io ne sono stato felicissimo, non lo nascondo. Non fraintendermi però. Ero consapevole di aver scritto un buon romanzo, ma non credevo fosse così buono da poter, addirittura, vincere dei premi letterari. Non pensavo proprio di esserne ancora all’altezza e, invece, la vita mi ha di nuovo sorpreso.

L’étoile Vladimir Derevianko, il coreografo Steve Lachance, la ballerina Sabrina Brazzo, la giornalista Azzurra di Meco e Alex Imburgia

ILARIA – Qualche curiosità. Come lavora uno scrittore? Quali sono i trucchi per stimolare la propria creatività? E com’è nata la storia del tuo romanzo che tanto ci appassiona?
ALEX – Non posso certo parlare a nome di tutti gli scrittori, ovviamente. Ti posso dire come mi muovo io. Innanzitutto, non intraprendo mai un nuovo progetto se non so esattamente dove voglio andare a parare. Mi spiego meglio. Quando inizio a scrivere un libro, so con certezza da dove voglio partire ed a quale conclusione voglio giungere. Ne “Il saggio di danza” volevo raccontare la storia di un giovane danzatore, Francesco, (il personaggio che, detto tra noi, più mi somiglia!), che lotta tenacemente contro numerose avversità pur di realizzare i propri sogni. Quindi, in questo caso, sapevo da dove iniziava la sua storia e, soprattutto, dove e come si sarebbe conclusa. Ma, tutto ciò che sta in mezzo, invece, ha subito cambiamenti di continuo. A seconda di ciò che provavo, di ciò che sentivo di voler comunicare, di quale personaggio attirasse di più la mia attenzione, insomma, a seconda di tantissime variabili la narrazione mutava di continuo, a volte, prendendo addirittura pieghe inaspettate. Mi è capitato, ad esempio, con il personaggio di Clarissa, di stravolgere le mie iniziali intenzioni. Nella mia testa nacque come una figura secondaria, ma, scrivendo, mi sono letteralmente innamorato di lei, al punto tale da trasformarla in una protagonista. Ecco, mi considero un osservatore, e questo spirito mi aiuta nello scrivere in maniera dinamica, senza dover rispettare pedissequamente le decisioni prese a monte. Di solito, quando sono in preda al flusso creativo, scrivo di getto per fissare le idee. In seguito, inizio tutto un lavoro lunghissimo di revisione del testo. Per me sono fondamentali il ritmo e la “musicalità” delle parole e delle frasi. Rileggo ciò che ho scritto fino a quando non mi “suona bene”, altrimenti, ricomincio finché non mi ritengo soddisfatto. Credo che questa eccessiva pignoleria mi derivi dal mio essere un danzatore: è rinomato che siamo dei maniaci del perfezionismo!

In foto Alex Imburgia

ILARIA – Altre tue passioni oltre la scrittura?
ALEX – Oltre alla danza che, ovviamente, è la mia principale passione e anche il mio lavoro da più di 30 anni, amo il cinema, lo sci ed il mare. Se, poi, queste cose riesco pure godermele in compagnia di buoni amici, tanto meglio.

In foto Alex Imburgia

ILARIA – Hai dei riti particolari per aiutare il flusso di idee creative?
ALEX – No, non ho riti particolari. Pur essendo una persona che fa parte del mondo dello spettacolo, non sono particolarmente scaramantico o, almeno, non tanto. L’unica cosa che faccio sempre è quella di non separarmi mai dal mio Mac. Posso trovarmi su un treno, posso essere in aereo o in albergo e, magari, mi viene all’improvviso in mente qualche idea su un personaggio, su una situazione, o su una qualsiasi altra cosa che devo assolutamente appuntarmi. Poi, la rielaborerò con calma quando sarò a casa davanti allo schermo, in compagnia di un pò di musica classica e un buon bicchiere di vino. Pensa che l’intero capitolo quinto de “Il saggio di danza” l’ho letteralmente scritto mentre viaggiavo a bordo di un treno.

In foto Alex Imburgia

ILARIA – Come mai hai voluto scrivere un romanzo sulla danza?
ALEX – Questa risposta è facile: perché è ciò che conosco meglio! Credo che scrivere di qualcosa che si conosce bene possa rendere il tutto molto più credibile agli occhi dei lettori. Sai, la danza viene spesso raccontata, soprattutto nei film, da chi non la conosce e la vive quotidianamente come il sottoscritto e, ahimè, il risultato a cui assistiamo corrisponde spesso ad una visione di questo mondo poco realistica ed eccessivamente patinata. Ecco, io non ho fatto questo. La magia della danza pervade certamente tutto il mio romanzo, ma è, come la chiamo io, una “magia reale”.

ILARIA – In questo libro c’è l’elemento magico… la Danza. Raccontaci.
ALEX – La Danza è magia, è vero, ma non solo: è molto di più. La danza è vita e, solamente chi le ha dedicato con totale abnegazione tutto se stesso può testimoniarlo. La Danza è amore, è libertà. La danza è un linguaggio meraviglioso attraverso il quale gli esseri umani elaborano le loro emozioni, i loro turbamenti e, in sostanza, ci svelano le loro “vite”. La danza è l’unica arte in cui l’opera non è realizzata al di fuori dell’uomo, ma è lo stesso danzatore ad essere l’opera d’arte.

ILARIA – Nella tua vita hai viaggiato molto. Quale luogo porti nel cuore?
ALEX – Sì, è vero, grazie a questo lavoro, ho avuto la fortuna di viaggiare molto. Posso dirti che l’Italia mi ha sempre affascinato più di qualsiasi altro posto oltre confine. Noi abbiamo il privilegio di vivere in uno dei luoghi più belli del mondo e dobbiamo esserne consapevoli. Nel nostro bel Paese, ho visitato posti meravigliosi che non avrei mai pensato esistessero ma, soprattutto, ho conosciuto persone meravigliose. Perché per me, viaggiare, non è solamente andare alla scoperta di nuovi luoghi da visitare, è molto di più: è scoprire la meraviglia degli esseri umani che li abitano. Forse, però, potrei dire che Arezzo è la cittadina che occupa un posto speciale nel mio cuore. Lì, ho lavorato molto, e sempre lì, sono stato accolto con grande calore. Io sono romano, ma ormai mi considero aretino di adozione. Non è certamente un caso che Arezzo sia la città in cui ho ambientato il mio primo romanzo.

ILARIA – Sogni nel cassetto? Progetti futuri?
ALEX – Sogni nel cassetto? Beh, chi vive di arte come me è un sognatore per definizione, per cui ne ho tantissimi. Diciamo che, continuare a far bene il mio lavoro di Maestro di Danza, può rappresentare al momento un bel sogno da realizzare. Come tutti sappiamo, prima con la pandemia, poi con la guerra, insomma, i grandi sconvolgimenti che stanno scuotendo il mondo da due anni a questa parte hanno avuto forti ripercussioni nel mondo dell’arte e dello spettacolo, il quale sta vivendo un tempo di enorme sofferenza. Teatri e scuole d’arte chiuse, cinema vuoti, e così via. Sperare di poter ancora riuscire a vivere di questo, ecco… sarebbe già una grandissima cosa.

ILARIA – Grazie per essere stato mio ospite. Manda un saluto ai nostri lettori…
ALEX – Grazie a te. Un caro saluto a tutti i lettori a cui vorrei dire solo un’ultima cosa: non vi spaventate! Non bisogna affatto essere degli esperti del settore per leggere il mio romanzo, anzi. Se proprio dovessi immaginare il mio lettore ideale, lo immaginerei lontano da questo mondo. La danza è la mia vita, è vero, e in parte la racconto qui. Ma quello che racconto di più sono le persone, le loro storie, delle quali la danza non è altro che una metafora. Per cui, se un po’ vi ho incuriosito, provate a fare qualcosa di nuovo: provate a danzare insieme a me con le parole. Grazie, e buona lettura a tutti voi.

Sito web ufficiale dello scrittore

Descrizione del libro

“Il saggio di danza” racconta l’atmosfera elettrizzante e inebriante che avvolge il backstage di uno spettacolo, dalle prove fino alla sua realizzazione. Il narratore è un Maestro di danza che, durante un viaggio in treno che lo porta verso l’ennesimo stage, ricorda con tenera ma divertita nostalgia gli episodi tragicomici di una serata di molti anni prima, particolarmente importante. Un lungo flashback dove si incontrano diversi personaggi per i quali quel saggio segnerà un punto di svolta nella loro vita. Protagonista assoluta del romanzo è la danza ma non solo. Un libro dedicato agli appassionati di questa disciplina ma anche a coloro che amano le storie di sentimenti autentici, di legami forti e di tenacia, quella che serve per arrivare alla realizzazione dei sogni.

Dettagli

Titolo: “Il saggio di danza”.
Autore: Alex Imburgia.
Prefazione a cura di: Vladimir Derevianko.
Editrice: Valentina Succi.
Casa editrice: Viola Editrice.
Grafica strutturale a cura di: Federico Grilli.
Copertina: a colori.
Prezzo: 16 euro.
Anno edizione: 2018.
Pagine: 196.
Tipo: Brossura
EAN: 9788898866915
Distributore: LIBRO.CO.

Scheda del libro

http://www.violaeditrice.it/prodotto/il-saggio-di-danza/

Il saggio di danza

“Si può ballare cento, mille, milioni di volte su quelle assi di legno, ma ogni volta che la punta tocca il pavimento e il corpo si libra leggero quasi a sfiorare gli angoli più alti del sipario, è sempre una sensazione unica, irripetibile che inebria e ammalia come un’eccitazione mai provata prima”.

“Il saggio di danza”, di Alex Imburgia, racconta l’atmosfera elettrizzante ed inebriante che avvolge il backstage di uno spettacolo, dalle prove fino alla sua realizzazione. Il narratore è un Maestro di danza che, durante un viaggio in treno che lo porta verso l’ennesimo stage, ricorda con tenera ma divertita nostalgia gli episodi tragicomici di una serata di molti anni prima, particolarmente importante.

Un lungo flashback dove si incontrano diversi personaggi per i quali quel saggio segnerà un punto di svolta nella loro vita. Protagonista assoluta del romanzo è la danza ma non solo. “Il saggio di danza” è un libro dedicato agli appassionati di questa disciplina, ma anche a coloro che amano le storie di sentimenti autentici, di legami forti e di tenacia, quella che serve per arrivare alla realizzazione dei sogni.

Dove poter acquistare il libro anche online

https://www.libreriauniversitaria.it/saggio-danza-imburgia-alex-viola/libro/9788898866915

https://www.unilibro.it/libro/imburgia-alex/il-saggio-di-danza/9788898866915

https://www.ibs.it/saggio-di-danza-libro-alex-imburgia/e/9788898866915

http://www.violaeditrice.it/prodotto/il-saggio-di-danza/

Sito web ufficiale della casa editrice

http://www.violaeditrice.it/

NEWS MAGAZINE ITALIA 2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente dallo scrittore Alex Imburgia alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).

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